Il simulatore ci abitua ad una "realtà" che è ben lontana da delle esigenze reali di un reparto aeronautico... l'm2000c è un velivolo leggero, manovrabile, con una piccola RCS (Radar Cross Section) e, siccome non si può avere tutto, con una distanza max operativa limitata.
La versione C come tu dici è pensata principalmente per l'intercettazione e la difesa aerea.
Già per missioni di superiorità aerea sarebbe un velivolo inadatto, per questo la Dassault fece il prototipo del Mirage 4000, ma siccome alla Francia non serviva, e gli acquirenti interessati ripiegarono su velivoli differenti il progetto fu abbandonato.
Per quanto riguarda l'attacco al suolo fu fatta la versione D, biposto se non erro, e quella dispone di radar ariaterra e quant'altro, ma parliamoci chiaro, queste sono banali scelte di natura economica, che a mio parere abbrutiscono il lavoro di migliaia di persone. L'M2000D è un ripiego per risparmiare dei soldi della difesa francese.
Gli aspetti deleteri sono molto semplici: Un targeting pod è resistenza aerodinamica, è maggiore RCS, oltre ad essere una tanica di carburante in meno. E soprattutto un targeting pod a cosa serve?
Serve per vedere meglio il terreno, identificare bersagli.
Perchè mai un aereo che ha un autonomia già limitata a cose normali, figuriamoci se monta un pod del genere, dovrebbe preoccuparsi di identificare dei bersagli? L'identificazione è una prerogativa di chi fa CAS, il mirage non ha l'autonomia per fare CAS, nè l'armamento adatto(e parlo del cannone).
Quindi lasciamo perdere la CAS che l'unico aereo che può farla bene è l'A10.
Altri generi di missione?
DCS ci vizia allo One-man-one-army. Nel mondo reale le missioni di strike sono pianificate, ci sono le immagini satellitari, i bersagli da colpire sono noti e non vanno identificati. Il pilota non è che la punta di un iceberg, dietro di lui lavorano centinaia di persone, logistica, intelligence, per far sì che lui sia preparato, arrivi sul bersaglio e lo colpisca. Ogni pilota si studia la zona da colpire prima di decollare, la zona va identificata a vista, e grazie a INS e più di recente sistemi GPS, l'avionica comunica la posizione del target sull'hud, in questo modo il pilota sa qual'è il punto da attaccare senza identificare un bel nulla. Dovendo sganciare armamento convenzionale che si punta a vista, senza targeting pod, quest'ultimo risulterebbe inutile e di troppo, nessun pilota che fa questo genere di attacchi avrebbe il tempo di guardare in uno schermetto nel cockpit, gli occhi sono puntati contemporaneamente sul target e sul leader/gregario, uno per volta si va giù e si sta pronti a colpire di nuovo se c'è una reazione da terra.
Guardatevi i documentari sui Su-25 in siria, non utilizzano nessun targeting pod e quei piloti fanno 4-5 sortite al giorno. Idem i Mig21 del regime di Assad. Siamo nel 2018 e tutti montano sistemi GPS(GLONASS) militari col piano di missione caricato.
Rispondendo al tuo dubbio sulle GBU Laser: Qual'è l'unica cosa utile AG che può fare un aereo molto veloce, con piccola rcs, con scarsa autonomia e privo di avionica adatta all'attacco al suolo? Arrivare sul bersaglio e senza perder tempo alcuno, lanciar giù qualcosa guidata da qualcun altro, ovviamente.
Quindi la capacità di trasportare quelle bombe è quanto di più sensato potessero fare su un velivolo come il m2000C
Capisco che la cultura di massa è principalmente allineata allo standard operativo americano, ma l'approccio all'attacco al suolo può essere molto ma molto differente e variegato.
Mi spiace per i tuoi trascorsi Jackal, ma mentalità di chi pilota M2000C dovrebbe essere la stessa di chi pilota gli F-104 e parecchio lontana da quella di chi pilota un Tornado.
Chiaramente qualcosa in più rispetto a un F104 lo può fare, ma a tal proposito consiglio di prendere esempio dai russi