Nella comunità dei sim di volo le regole di appartenenza ad uno stormo sono tipicamente abbastanza rigide rispetto a quanto accade in altri tipi di games.
Mi ricordo di aver visto in Battlefield , Call of Duty , ecc.. .persone che andavano, venivano, fondavano clan, li abbandonavano al loro destino .
Nel mondo dei sim di volo invece l'appartenenza ad uno Stormo è una cosa seria e si protrae spesso per anni, a prescindere dal sim usato in quel momento: c'è chi parte con il simulatore X e poi si sposta a quello Y etc etc, ma i piloti formano un gruppo di amici che innanzitutto si trovano bene insieme e poi volano nel rispetto delle regole .
Ogni Stormo da un suo "taglio" all'esperienza simulativa e porta avanti le sue tradizioni: tipo di missione (tornei, coop intersquad, dogfight), fazione per cui si vola e chi più ne ha più ne metta.
Non è raro che ci si trovi fisicamente di persona ogni tanto per bere una birra, visitare un museo , sparacchiarsi virtualmente. Insomma, è un rapporto di reciproca stima e tende ad essere duraturo.
Invito perciò chiunque faccia un pensierino ad affacciarsi sulla scena del volo vituale in uno Stormo a riflettere sul modo di concepire la cosa e conseguentemente di proporsi